Tra occasionali, rinnegati, “cce cce cce”: analisi spicciola di una tifoseria

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Come ogni volta che si presentano partite fondamentali il numero di tifosi allo stadio cresce esponenzialmente, come succede in ogni parte del mondo, senza eccezioni. Ma solo a Lecce la partita passa in secondo piano perché in primo piano crescono proporzionalmente le polemiche.

Sia chiaro che la polemica è nel Dna del tifoso leccese e del salentino in genere, quello degli occasionali è solo un pretesto. E il fatto che sia nel Dna lo testimonia, in maniera inequivocabile, questo mio pezzo perché sì, questo è un articolo polemico.

Ok, torniamo agli spalti, che in queste partite si riempiono e si riempiono anche i gruppi giallorossi di post velenosi contro gli occasionali, che presumibilmente sarebbero anche rinnegati. Che poi è anche parzialmente vero, ma mica del tutto. Il povero tifoso giallorosso che abita in Papuasa dell’Ovest, che da un cinque mesi ha comprato il biglietto aereo per venire a Lecce, farsi tre giorni, vedersi la partita e ripartire è anche lui un occasionale da denigrare, per principio.

E se lo fa notare, non ce l’avevano con lui, ma neanche con quello, ma neanche con quell’altro. Insomma, questa categoria degli occasionali inizia a spogliarsi, ce l’avevano con tutti gli altri.

Ci sarebbe da dire un altro piccolo particolare e cioè che spesso sono gli stessi che si lamentano che c’è stata poca gente nell’ultima partita di cartello. Si, perché “Occasionali non ne vogliamo” e “Non venite neanche nelle partite importanti” vanno a braccetto. Questi che si lamentano sono circa 10’000 ed erano tutti tra i 4’172 che affollavano il Via del Mare in Lecce – Lumezzane.

Ora sarebbe ingeneroso prendersela con questi senza ammettere che la nostra tifoseria è tutta così, chi in un modo, chi in un altro. Ovviamente chi va alla Nord si sente superiore agli altri tifosi, imitando con un simpaticissimo, almeno nelle intenzioni, “cce cce cce” (starebbe per “Lecce Lecce Lecce”) la mancanza di cori e di organizzazione della Est. Perché quelli della Est non sarebbero veri tifosi, per un principio molto semplice “non viene alla Nord”. Ovviamente chi è ai margini della curva non è sempre ben visto dagli altri. Mentre gli Ultrà notoriamente non si esprimono su Internet si sa che non amano particolarmente quelli che infestano la loro curva stando in silenzio o seduti, ma loro (i seduti) non se ne accorgono, riempiendo YouTube di file sulla splendida curva.

E dagli altri settori? Beh, se si frequenta la Nord non ci vuole nulla per ritrovarsi definito delinquente o poco di buono, si sa l’abito non fa il monaco, ma il settore sì. Ovviamente la Sud non esiste, è solo settore per sfigati, mentre alla centrale vanno tutti con gli accrediti.

Insomma, il pregiudizio è trasversale, la polemica è generalizzata. Una tifoseria che sarebbe da studiare in tutte le sfaccettature o da amare così com’è.

Per fortuna domenica si gioca, ci si dimentica di tutto per tifare quegli splendidi colori.

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